mercoledì 28 novembre 2007

PASSIONE


Passione: “il sentire dell'animo nella sua massima estensione, il sentimento più completo e più complesso, l'energia dirompente che sviluppa in chi la prova qualità sconosciute a lui stesso. Ma non tutti la incontrano nella loro vita: ci sono persone che nemmeno immaginano che cosa sia la passione e vivranno per sempre senza saperlo... ".

”Gli antichi forgiarono uno dei termini più complessi del linguaggio umano. Pathos in greco significa di tutto: dolore e patimento, amore e piacere, sofferenza e godimento.
Un'ambivalenza passata dal latino all'italiano, dove con la stessa parola definiamo la passione di Cristo sulla croce o l'amore che da gioia (passione per la musica, per una persona...).
La passione è il tendere verso un obiettivo che si desidera intensamente, che sia una persona o invece una cosa. E’una spinta che ti da una forza enorme, inaspettata, e allora si parte, come per la guerra, alla conquista: della persona amata, o della cima dell'Himalaya, o della grande scoperta medica che salverà l'umanità... Se c'è la passione, insomma, si investe tutto se stesso e si crede con tutta l'anima di potercela fare, di saper arrivare alla meta. Se non fosse così, chi è il folle che si imbarcherebbe ad esempio in una ricerca scientifica che sembrava assurda agli occhi di tutti e che durerà anni? O chi inizierebbe a scalare la vetta più alta del mondo? Lo stesso avviene nella passione per la persona amata.
Ma resta sempre quell'ambivalenza di gioia suprema e dolore, in chi vive con passione.
Infatti è tipico avere alti e bassi: quando pare che l’"oggetto" del nostro amore sia raggiunto, che sia nostro, la felicità è davvero suprema e il picco è alto. Ma è fisiologico che - se è vera passione — incomba sempre la paura della perdita: chi ama teme di perdere l’altro, che la cosa non duri, e il tormento è in agguato.
Lo stesso avviene in tutti gli ambiti di passione: in un lavoro cui si è dato tutto, nella fulgida ascesa di un calciatore, nella vita dedicata a un'impresa... Si, gli antichi lo sapevano: la passione è sempre fatta di gioia e patimento, se no è altro. Contiene in sé un germe di dolore, un'espiazione intrinseca.
Sembra di capire che essa viva e si nutra di un continuo desiderio di ricerca, che sia in perenne movimento. Non è un problema: finché dura la passione non ci si sentirà mai sazi. La sazietà è voluta e temuta nello stesso momento, ed è ciò che rinnova continuamente l'oggetto della passione, ciò che indurrà a riscoprirlo ogni giorno, a volerne sapere sempre di più, a non cadere mai nella staticità. D'altra parte, raggiunta la vetta non resta altro che scendere...
Chi, per caso o per rinuncia, non incontra mai sentimenti del genere, anche nell'ambito non amoroso, vive male ma non lo sa. Vive solo in parte ma nemmeno immagina che certi moti dell'animo possano esistere. Ma a chiunque può capitare, nel momento più impensato, di incontrare la passione e allora la sua vita cambia. La passione è un cambiamento epocale che di colpo ti porta a vedere tutto con occhi diversi. E soprattutto ti porta a scoprire il tuo inconscio, mettendo a nudo i tuoi bisogni: conosci un altro te stesso che non sospettavi.
E’curioso constatare come anche le cose di tutti i giorni prendano un altro colore: il mare lo vedi diverso, un cielo stellato lo vedi diverso, un libro letto più volte ora lo vedi diverso! E non è un modo di dire, succede davvero! E’ un patrimonio!!
Ma quante se ne trovano di passioni così?
E’ un sentimento raro: è come trovare l'unica chiave al mondo per quella toppa. Ce n'è una sola: se la lasci andare quando la ritrovi più?".

4 commenti:

Dr.PeTeR PaN ha detto...

Ehi Dani bellissimo post..hai prorio ragione la passione è la forza, l'energia vitale che ci permette di andare anvanti, di vivere senza soffermarsi a guardare indietro ma con la voglia di raggiungere l'obiettivo preffisso. E'quella che ci accomuna un po tutti per la stada che abbiamo deciso di intraprendere...(Medicina)una strada dura non priva di ostacoli e decisamente non in discesa! E come hai detto tu... solo un FOLLE sceglierebbe una strada tanto in salita senza una vera passione! Spero...anzi so di nn essere un folle... di passione ne ho da vendere per quello che ho deciso di fare... per quello che spero di diventare... un ottimo chirurgo. E so che anche tu come me ha qst passione... anche se nn per chirurgia, per medicina. Mi auguro che qst voglia di fare nn ci abbandoni in qst lungo cammino e che anzi, come una fiamma viva, continui a bruciare e a riscaledare i nostri cuori. Con qsta speranza ti lascio... al prossimo post ;-) Anto

Cinzia ha detto...

Mi sa che la passione di cui parli te è un'altra...ehm ehm
la danza te la porterai sempre dietro eh!Bellissimo post..condivido ogni singola parola!!!Bravo Miele!
ps. non so perchè ma immaginavo che il tuo blog avesse questo aspetto..o meglio queste foto!!ehehe
Cicci

Brighi ha detto...

...però...per essere introverso e di poche parole quando vuoi comunicare qualcosa CI RIESCI IN PIENO, come hai fatto in questo post!
Bravo il mio Danielino...che fra 1 pochino nn mi sopporterà più e maledirà il giorno in cui siamo passati entrambi a medicina! Dai scherzo lo so che IN FONDO IN FONDO mi vuoi bene...

1 bacione

P.S. Fra poco ce ne avrò io di foto di New York da farti vedere...eh eh eh

Giacomo Fortunato ha detto...

Bel post Dani ..molto intenso.. Come giustamente hai detto: una volta all'apice inizia la discesa. Il raggiungimento dell'obbiettivo nel tempo lascia un vuoto interiore, un senso di continua insoddisfazione che a sua volta ci spinge nuovamente alla ricerca di qualcosa di più ,rendendoci consci a quel punto di perdere forse quello che già duramente abbiamo conquistato e in fondo ,sempre forse, amiamo ( quasi fosse, o forse è un delirio di onnipotenza )....il difetto di essere semplicemente umani ... Tuttavia nella vita il cappello va saputo buttare anche più di una volta!La vita va vissuta con passioni ! Non sò se ho reso l'idea .... Ciao!